Setti: “Quanto vale Barak? Penso siano pochi 25 milioni. Dopo la sosta speriamo di tornare al 100% della capienza degli stadi”
di Hellas Live
Pubblicato il : 17 Gennaio 2022 - 23:03
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“Quanto vale Barak? Diciamo tanto, certamente noi ce lo teniamo stretto perchè è un giocatore che ci serve per fare un campionato come si deve, ma sappiamo anche che è giunto il momento per lui di fare il grande salto e secondo me per caratteristiche può giocare nei primi 4-5 club d'Europa. Aspettiamo e speriamo possa fare ancora meglio, così il prezzo chiaramente sale. Quando sento di certe cifre mi scappa da ridere perchè sicuramente i numeri per Barak sono molto più importanti rispetto a quello che leggo. 25 milioni? Penso siano pochi. Non sono io che decido il prezzo ma chi vuole il giocatore. Montipò? Grande portiere. L'avevo visto giocare e non pensavo fosse cosi. Ma abbiamo avuto una fortuna: il nostro preparatore l'aveva avuto e quando ci è stato proposto l'abbiamo preso subito. Viene da un infortunio al ginocchio, ha fatto 4 mesi di grande riabilitazione, è stato bravo. Non ha ancora dimostrato quanto vale, è molto giovane e può diventare molto molto forte. Può ambire alla Nazionale. Il Covid-19? L’anno scorso abbiamo perso 14 milioni di euro e speso solo per tamponi e attuazione del protocollo sanitario, ben 1 milione e mezzo - ha dichiarato a “La politica nel pallone” di Rai Gr Parlamento - Non voglio entrare nel merito delle decisioni del Cts che ha competenze maggiori, ma spero che dopo la sosta per le nazionali si possa davvero tornare al 100% della capienza degli stadi per due motivi: perché il calcio è spettacolo per i tifosi e perché anche noi abbiamo bisogno di aiuto economico. Finora non ci è stato concesso nulla, se non dilazioni e questo è veramente un grandissimo problema. Con il limite dei 5.000 spettatori per due giornate la Lega Serie A ha fatto un gesto pubblico per far capire che siamo d’accordo sull’importante della salute. Io però sono molto pragmatico e devo dire quello che penso come ho già fatto in Lega. Noi usiamo protocolli particolari e siamo controllati in un modo impossibile, come nessun altro sport. Siamo molto sicuri che i giocatori non possano avere grandi problemi. E altrettanto va detto per lo stadio, un luogo all’aperto dove entra solo chi ha determinate condizioni. Ci dicono che il problema resta la curva, dove i tifosi si avvicinano, ma in Premier League da sei mesi gli stadi sono pieni senza mascherine”.Cosa ne pensi?