Giuffredi: “Stiamo parlando con l’Hellas del rinnovo di Casale sino al 2026. Faraoni è uno degli esterni più forti d’Italia, a Verona si trova benissimo”

“Nicoló ha un contratto con l’Hellas Verona sino al 30 giugno 2023 e con la società stiamo parlando, con grande collaborazione, del prolungamento. Ci siamo dati tempo entro la prima settimana di novembre. Casale per me non è una sorpresa, ma una conferma, un giocatore che può ambire a qualcosa di importante. È veronese e tifa Hellas: per lui è un motivo di orgoglio ed una grande soddisfazione essere riuscito ad arrivare in prima squadra. È il primo coronamento della sua carriera. Sia Di Francesco che Tudor l’hanno sempre preso in considerazione ed ora anche il club sta dimostrando di credere in lui. Negli anni scorsi, la società l’ha sempre dato in prestito per farlo crescere e l’anno scorso a Empoli, Nicoló è maturato e migliorato molto. Un ragazzo che ha ancora ampi margini di miglioramento. Che campionato farà il Verona? Bello, come gli ultimi anni. Le prossime cinque partite sono di fuoco e se riuscirà a fare punti, potrà guardare al futuro come maggiore serenità - ha dichiarato a Hellas Live, il procuratore di Nicoló Casale e Davide Faraoni, Mario Giuffredi - Faraoni? Davide e la sua famiglia stanno benissimo a Verona. Abbiamo rinnovato l’anno scorso con l’Hellas e non ha alcuna intenzione di lasciare questo club e questa città. Faraoni l’ho preso in Serie B quando era a Crotone, ho sempre creduto nelle sue qualità ed i numeri oggi mi danno ragione. È uno degli esterni italiani più forti in circolazione, ha trent’anni e nel suo ruolo sono pochi quelli che riescono a fare così tanti assist e gol. La Nazionale? Se Mancini giocasse a tre come Conte, avrebbe sicuramente più possibilità. Con l’attuale modulo con cui gioca l’Italia, il Ct predilige convocare altri, ma le qualità di Faraoni sono sotto gli occhi di tutti. La durata del rinnovo di Casale? Stiamo lavorando per prolungare il contratto sino al 2026. Col Verona è facile trattare perché può vantare uno dei direttori sportivi più bravi in circolazione come Tony D’Amico ed un presidente lungimirante ed intelligente come Maurizio Setti”. 


    
        
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