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Il Bentegodi é una bolgia, spero di restare a Verona

di Hellas Live

Pubblicato il : 26 Marzo 2015 - 21:57

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Il centrocampista dell'Hellas Verona, Mattia Valoti, si racconta. “La partita con il Cesena? Sarà una lunga attesa, dobbiamo lavorare bene perché è solo così che si arriva pronti. Ci saranno altre nove partite, per noi non sarà l’ultima spiaggia, ci servono comunque i 3 punti per la classifica, dobbiamo giocarcela. I bianconeri sono una squadra in forma, stanno facendo ottimi risultati, ci stanno credendo fino all’ultimo, è una squadra che ci crede sempre e non ha nulla da perdere. La sfida con la Lazio? Noi venivamo da 4 risultati utili consecutivi, forse ci mancava qualcosa. E’ una sconfitta da archiviare, dobbiamo pensare alla prossima che è fondamentale. Il pubblico del Bentegodi? Quando giochiamo in casa lo stadio è sempre una bolgia, non è mai facile per nessuno venire al Bentegodi. Ci aspettiamo uno stadio pieno e che ci sosterrà fino all’ultimo per portare a casa tutti insieme i 3 punti. Il mio momento? Un mese fa ho accusato un dolore alla schiena, avevo una piccola ernia che toccava qualche nervo e mi dava un po’ fastidio. Ho continuato a lavorare in quelle 4 settimane in cui sono stato fermo per non perdere la condizione, la settimana scorsa con la Lazio ero a disposizione. La ricaduta? Martedì ho avuto un risentimento alla schiena, il dottore dice che è qualcosa di leggero, questa settimana la sfrutterò per recuperare e già da lunedì o martedì tornerò a disposizione della squadra. Se sarò convocabile con il Cesena? E’ quello che mi auguro e quello che credo che succederà. Il mio esordio nella partita di andata con la Roma? E’ stata una grande emozione, non mi aspettavo di entrare già alla quinta giornata. Destro ha fatto un gran gol, nello spogliatoio ci divertiamo a prendere in giro Gollini perché gli rode ogni volta che ne parliamo. Un commento sulla partita col Parma? È stata un’esperienza bellissima perché per noi era un momento difficile, in quel momento il Parma credeva ancora nella salvezza. Eravamo 1-1, l’allenatore mi ha messo al posto di Sala che era sfinito, e poi io e Toni abbiamo segnato, Luca si è inventato quel gol incredibile. In tribuna c’erano anche papà, mamma, mio fratello e la mia ragazza. Che mi ha detto Aladino? Papà è un martello in tutto e per tutto, è stato contento del gol ma già pensava all’allenamento del giorno dopo (ride, ndr). Lo devo ringraziare perché mi ha aiutato molto sotto l’aspetto della mentalità. Il mio rapporto con Mandorlini? Sa far emergere il lato migliore dei suoi calciatori. Se i giovani sono come ghiaccioli? Speriamo che non si sciolgano (ride, ndr). Nel nostro campionato non c’è molto spazio per i giovani, secondo me bisognerebbe valorizzarli come fanno in Germania. Mandorlini fa bene ad inserire i giovani poco a poco, come ha fatto con Jorginho, o come all’Atalanta ha fatto con Montolivo. Il mio futuro? Il prestito con l’Albinoleffe scade il 30 giugno, poi le due società ne dovranno discutere. Se chiedessero a me, io vorrei rimanere qua più a lungo possibile perché qui mi trovo benissimo”. Queste le dichiarazioni rilasciate a Radio Bellla e Monella - Questo è il Verona e riportate da hellasverona.it
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