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Verona Col Cuore analizza i bilanci della Falco Investments

di Hellas Live

Pubblicato il : 22 Febbraio 2018 - 17:35

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Novità dal Lussemburgo. Accedendo al Registre de Commerce et des Sociétés lussemburghese abbiamo potuto entrare in possesso dei bilanci della Società Anonima Falco Investments (la controllante del Verona). I bilanci sono quelli relativi agli esercizi 2012-13 (anno della costituzione della Falco) e 2013-14, che sono stati depositati il 3 marzo 2015; e agli esercizi 2014-15, 2015-16 e 2016-17, che sono stati depositati contemporaneamente lo scorso 10 gennaio 2018. Di seguito mettiamo in evidenza i dati salienti desumibili dalla lettura consecutiva dei bilanci e che confermano le analisi da noi esposte nelle scorse settimane. Premessa doverosa: i bilanci, redatti secondo la normativa lussemburghese, contengono informazioni limitate e ciò non contribuisce a diradare le incertezze sulle fonti di finanziamento dell'Hellas Verona e dell'amministratore unico Maurizio Setti. Anche perché dai cinque bilanci che abbiamo analizzato si intuisce che Falco Investments ha ricevuto dei soldi da terzi, ad esempio 5 milioni di euro nel 2012-13 ed Euro 15 milioni nel 2013-14. Queste risorse sono frutto di prestiti da uno o più soggetti che non paiono essere istituti bancari.  Altri dati interessanti: i debiti iscritti nell’ultimo bilancio chiuso al 30/06/2017 ammontano complessivamente a 18.190.000 euro, mentre le attività della società sono costituite quasi esclusivamente dalle partecipazioni in HV7 SpA, Hellas Verona SpA e Hellas Verona Marketing Communication (HVMC) per 17.938.000 euro. Semplificando: a fronte dei suddetti debiti ci sono attività di non immediata liquidabilità. E la domanda sorge spontanea: possiamo davvero escludere che non ci siano beni del Verona a garanzia dei debiti della Falco e dell'Hv7? Una cosa, comunque, è certa: la Falco non è in grado di generare operativamente le risorse finanziarie per pagare i suoi debiti e di conseguenza non sappiamo come possa trovare risorse per garantire supporto al Verona, qualora se ne manifestasse la necessità. Riguardo i debiti della Falco. Una parte sono nei confronti di HV7 Spa, in relazione all'acquisto delle sue partecipazioni azionarie. Ma HV7 Spa, come riportato da diverse fonti giornalistiche, ha emesso un prestito obbligazionario di 10.000.000 euro e su di essa grava la nota causa pendente al Tribunale di Genova. Inoltre il mancato deposito dei suoi ultimi due bilanci 2016 e 2017 non tranquillizzano in tal senso. Tra i 18.190.000 euro di cui sopra figurano più prestiti obbligazionari per 5.100.000 euro, di cui 1.550.000 euro scaduti il 31 luglio 2017 e il residuo di 3.550.000 euro scadente il prossimo 31 luglio 2018. Ora vorremmo sottolineare un passaggio complesso, ma significativo: di questi 1.550.000 euro, 1.030.000 euro (ai quali si devono sommare gli interessi annui del 5%) è rappresentato da un prestito di terzi e l'importo curiosamente richiama l’anticipazione finanziaria di HVMC verso Seven 23 (controllante a sua volta della Falco) 1.078.000 euro, a cui abbiamo accennato lo scorso 1 febbraio analizzando il bilancio della società di marketing. Ci chiediamo: come farà la Falco a onorare i restanti  3.550.000 euro il prossimo 31 luglio? C'è inoltre un fatto degno di nota: l’approvazione dei bilanci è propedeutica a un'importante operazione di riorganizzazione della Falco, che con atto del 12 gennaio 2018 trasferisce la propria sede sociale in Italia e modifica la ragione sociale in H23 SpA, mantenendo lo stesso Amministratore Unico nella persona di Dritan Derwishi. Sottolineando che questo è un passo molto positivo verso la strada della trasparenza da noi invocata (esigenza peraltro sempre più sentita anche a livello istituzionale), ci si chiede perché tale trasferimento avviene solo e proprio ora? In conclusione. Certamente i bilanci di Falco sono un tassello in più per capire cosa sia successo nella gestione del Verona in questi anni. Tuttavia ci mancano ancora gli ultimi due bilanci della Hv7 Spa, non ancora depositati, per capire definitivamente l'incrocio dei movimenti e chiudere così il cerchio. Ovviamente rimaniamo disponibili a un confronto con Setti, che nel video del 14 febbraio ci ha menzionato. Non è stato ancora possibile fissare una data, anche per nostri impegni lavorativi (l'attività in VCC è gratuita e volontaria). Aspettiamo fiduciosi l'invito della società. Fonte: Verona Col Cuore
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